Testi a cura dell'Infopoit PromoTurismoFVG di Trieste _ Fotografie: Archivio Trieste: mappa turistica del centro della città la pace Diego De Henriquez. Visualizza la cartina geografica e scarica la mappa di Trieste in pdf: porta Con le mappe di Tuttocittà da portare sempre con sé muoversi in città non è mai. IL BIANCO CASTELLO DA FAVOLA. A PICCO SUL MARE DI TRIESTE. Trieste: mappa turistica del centro della città. ITINERARIO B - Culto e religione. Trieste: Cartine con riferimenti a servizi, monumenti ed esercizi commerciali. Visualizza stradario e mappe online o scarica i pdf! Scarica gratis la guida pdf di Trieste. Guida completa da scaricare e stampare per Trieste. Stampa la mappa in pdf con Altri punti di interesse - Trieste.
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Il tratto dal centro di Trieste a Muggia è stato "mangiato" dall'espandersi della città e della sua zona industriale e purtroppo non è più recuperabile per un uso cicloturistico. Dobbiamo accontentarci. Per chi volesse tuttavia rimanere il più fedele possibile alla traccia originale, eroico-filologico, suggeriamo la nostra interpretazione di un possibile itinerario, tenendo conto delle strade ad alta percorrenza, del traffico e della pericolosità degli incrici di periferia.
Nella sezione apposita potete scaricare i GPS relativi. Per gli altri consigliamo -se si proviene da Trieste- di trasferire armi e bagagli a Muggia con la motonave di linea. Mezz'oretta di piacevole viaggio via mare Passato il confine con la Slovenia, continuando in leggera salita si giunge a Scoffie.
Costeggiando la strada che porta a Salvore e Umago si arriva all'intersezione con l'autostrada la cosiddetta "Y", ultimata di recente.
Percorriamo un tratto su carreggiabile e per ritrovare il percorso originale della ferrovia, che conduce alla frazione di Caldania. Qui il tracciato corre nel bosco e nelle campagne su fondo a tratti pietroso, Buie è vicina, la "vedetta d'Istria, ci guarda dal suo colle, parzialmente nascosta, per noi, dalle fronde degli ulivi.
Lasciando sulla destra la cittadina e superata la vecchia stazione, percorso un breve tratto su asfalto, ritroviamo lo sterrato che nella quiete condurrà a Grisignana. La loggia veneziana a Grisignana Prima di arrivare al paesino si passa il piccolo tunnel buio di San Vito attenzione al gradino all'uscita.
Ora Grisignana è davanti a noi e vale bene una visita e perché no, un caffè sulle terrazze che guardano verso la valle sottostante. Per ritornare sul percorso si procede diritti sotto la galleria di Calcini metri per sbucare su un tratto pietroso e mosso che inizia a scendere verso la valle del Quieto.
Qui la vista si apre, regalando spettacolari panorami nella tranquillità dei boschi. Superata la piccola frazione di Biloslavo e la galleria successiva di Castagna buia — 88 metri , con il minuscolo paesino sotto la collina, si corre in discesa compiendo dolci curve fino all'intersezione con la strada bianca che sale verso Piemonte. Il paesino dista metri dalla traccia, tutti in salita, ma per le gambe migliori sicuramente è una deviazione da fare.
Poco dopo i resti di quella che era stata la stazione di Piemonte la strada, sempre su fondo irregolare, continua a scendere tra viadotti e tunnel anche bui — fare attenzione! Il paesino, in bilico tra abbandono e recupero, è un po' più in alt,o a 2,8 km dalla traccia.
Se i polpacci reggono, visitatela.
Il piccolo paese di Levade aveva la sua stazione, che ora si trova, perfettamente conservata, alla fine del percorso su sterrato che sbuca tra le case. Qui ritroveremo lo sterrato che salendo dolcemente, compiendo un ampio raggio attorno alla collina con in cima il paesino, ci porterà fino alla vecchia stazione di Montona in pietra arenaria.
Subito dopo si attraversa l'ultima galleria molto buia , che sbuca nella valle successiva tra panorami di colline, ulivi e vigneti.
Montona a questo punto è alle nostre spalle, arroccata sul suo colle, a dominio della valle sottostante, ma vale sicuramente una sosta, e sicuramente vi ripagherà dell'impegnativa salita per raggiungerla. Proseguendo lungo la Parenzana, lasciato il paese dietro di noi, dopo un breve tratto su asfalto si rientra per un lungo tratto nella boscaglia.
Diversi punti panoramici lungo il tratto ci regalano splendidi paesaggi sul verde della valle del Quieto e dell'altopiano di Buie sul lato opposto. Il primo sul viadotto Krvar, poi nei pressi della radura dove si trovava la stazione di Raccotole, ora smantellata, e sul viadotto di Sabadin. Ancora pochi chilometri e raggiungeremo Visinada, ricca di ulivi e campi coltivati.
Vigne nei pressi di Visignano Lasciando la cittadina sulla destra, si procede nelle campagne di terra rossa su di un tavoliere leggermente inclinato verso il mare. Superata la frazione di Baldassi si rientra tra i boschi di robinie e le campagne fino a raggiungere una delle ultime stazioni storiche, quella di Visignano.
Proseguendo, costeggiando spesso la strada statale che porta dritta a Parenzo, su fondo mosso e a tratti ghiaioso, raggiungiamo Villanova e la radura nel cui ventre si nascondono le grotte di Baredine, visitabili, che lasceremo sulla destra.
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